L`attività di recupero dei crediti si sviluppa partendo da una fase stragiudiziale nel corso della quale vengono sollecitati i pagamenti delle somme dovute a qualsiasi titolo da privati e aziende.
Quando il tentativo promosso in via bonaria stragiudiziale non ha riscontro positivo viene promossa l`azione giudiziaria con decreto ingiuntivo.
Il decreto ingiuntivo rappresenta un rapido strumento processuale che si può utilizzare qualora il creditore abbia la prova scritta del suo credito (fatture, buste paga, contratti con obbligazioni pecuniarie).
Il professionista è in grado effettuare un`analisi preventiva della solvibilità del debitore per mezzo di una banca dati fornita da una società convenzionata con la Cassa Forense che permette di accertare:
- La situazione societaria del debitore (cessioni quote, liquidazione, etc.)
- L`esistenza di protesti a carico del debitore
- L`esistenza di procedure esecutive/ipoteche
- La presenza di beni pignorabili, ovvero essenzialmente: immobili, conti correnti bancari (non è possibile conoscere il saldo del c/c ai sensi della normativa sulla privacy, ma è comunque possibile sapere se lo stesso è movimentato)
- L`andamento dell`attività del debitore (apertura/chiusura uffici, assunzione/diminuzione personale, etc.)
Tale analisi permette di valutare preventivamente la potenzialità di successo dell`iniziativa, in maniera tale che in caso di valutazione negativa il cliente non sarà esposto a spese inutili, al netto del costo della consulenza iniziale e dei costi di accesso alla banca dati.